Rilevatore Fumo Certificato EN 14604 a Batterie Nedis DTCTS30WT, Durata sensore 10 anni, Allarme 85 dB, Bianco Rilevatore Fumo Certificato EN 14604 a Batterie Nedis DTCTS30WT, Durata sensore 10 anni, Allarme 85 dB, Bianco 2
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Rilevatore Fumo Certificato EN 14604 a Batterie Nedis DTCTS30WT, Durata sensore 10 anni, Allarme 85 dB, Bianco

DTCTS30WT
Nedis DTCTS30WT Rilevatore di fumo con certificazione europea EN 14604 (Disponibile nella sezione in basso "Allegati"), Funzionamento con 1 batteria 9V (Inclusa nella confezione), Pulsante "Test", Durata stimata del sensore 10 anni, Allarme sonoro da oltre 85 dB, Bianco, Struttura in ABS, Viti e tasselli ad espansione inclusi nella confezione, Avviso per...
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Che cos'è un rilevatore di fumo?

Il rilevatore di fumo è un sistema di sicurezza che viene ormai ampiamente utilizzato in casa, oltre ad essere obbligatorio in ogni edificio pubblico e in strutture ricettive adibite ad affitti brevi come B&B e case vacanze.

Tra i metodi preferiti per rilevare gli incendi, troviamo al primo posto i sistemi di rilevazione fumi. I fumi infatti possono rilevare un principio di incendio, anticipando fatti più gravi. Insomma, nel dubbio, ci danno segnale che qualcosa non funziona. L'obiettivo di queste apparecchiature è rilevare l'eventuale presenza di fumo nell'aria e avvertire, in primis le persone che sono nell'edificio (in genere con segnali acustici), e in alcuni casi anche i soccorsi.

I rilevatori di fumo devono essere disposti nell’ambiente in base al modello e al raggio di azione che riescono a coprire.

La norma stabilisce che il rilevatore di fumo venga posizionato in un’area che non è direttamente interessata da fumi prodotti da lavorazioni di materiali, o da flussi che vengono prodotti dalla ventilazione, dal condizionamento o dall’aerazione.

Anche le lampade devono essere tenute a distanza di almeno 30 cm: la polvere in sospensione, a causa della convezione dell’aria prodotta dal calore della lampada, può andare a contaminare la camera di rilevazione.

Come funziona un rilevatore di fumo?

I rilevatori di fumo che sono utilizzati oggi sono tanti  ma possiamo riconoscere due tipologie principali: quella a camera ionizzante e quella ottica. 

Rilevatori a camera ionizzante: S
ono formati da due elettrodi (anodo e catodo) a cui è applicata una differenza di potenziale. Tutto questo è posto vicino a una sorgente radioattiva. Questa sorgente ionizza l'aria (ossia gli da una carica elettrica) e quindi fa scorrere una debole corrente tra i due elettrodi.

Nel caso in cui le particelle di fumo entrano in questo spazio, la ionizzazione si riduce. Niente ionizzazione significa niente corrente. Proprio questa variazione fa scattare un allarme.

Rilevatori di fumo ottico: sono dotati di un apparecchio che emette luce e una fotocellula che la riceve e la converte in elettricità. La luce emessa colpisce costantemente la fotocellula, che genera energia elettrica di continuo. Se per caso si genera del fumo, la luce si disperde secondo l'effetto Tyndall e la fotocellula rivela un cambiamento. Ecco che scatta l'allarme.

Come scegliere il tuo prossimo rilevatore?

Al giorno d'oggi si ha l’imbarazzo della scelta tra i vari rilevatori di fumo.
Ce n’è per tutti i gusti, anche se la maggior parte di loro sono economici e molto efficaci.

In commercio ci sono molti rilevatori di fumo in vendita, ogni dispositivo è relativamente simile e ogni prodotto migliora la sicurezza combattendo contro il monossido di carbonio; uno dei pochi elementi essenziali che il tuo prossimo rilevatore dovrà avere è essere dotato di certificazione europea EN 14604, la quale garantisce che il dispositivo che stai acquistando è davvero sicuro e di qualità

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